In un sorso.

Rosso, come quando la rabbia t’imprigiona la vista. La pace dei sensi è lontana, non sai se augurartela o sceglierti un’altra via pur di non cadere ancora nella trappola del già-visto. Conti i tanti rossi che hai dentro e ne usi uno per sciogliere le paure, un altro per rincuorarti quando hai ragione, un altro per darti la spinta e saltare il filo spinato. E sei fuori. Mai così dentro, eppure fuori da tutto. Puoi capire anche se ti dicono che non è necessario, ma non ti fai dissuadere. Accettare? Soltanto quello che puoi vestire, il resto lo passi a chi ha in testa diversi fini e conseguenze coerenti. Indietro non si torna, ti ripeti. Andare avanti ha il costo che tu gli vuoi dare, non necessariamente più gravoso o più grave. Ingoi quel che c’è da ingoiare e ti proietti là dove sai che hai un posto nel quale sei libero di agire. Il tuo posto in cui stare.

Consiglio: mai rifiutarsi davanti alla pillola rossa.